Sarah Cooperativa Sociale

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Quale futuro per il welfare di seconda generazione?


Il 2020 e il 2021 sono stati due anni intensi per il mondo del terzo settore, più che per altri mondi socio economici. Perchè siamo stati chiamati a rivestire un ruolo di prossimità alle nostre comunità che in altri tempi sarebbe stato impensabile: infermieri, operatori socio sanitari, educatori e animatori, tutti ci siamo sentiti chiamati in prima linea a rischiare personalmente in virtù di quell'impegno che mettiamo nel lavoro quotidiano.

Lo scorso 8 novembre ha compiuto trenta anni la legge 381, quella che ha istituito e dato vita al mondo delle cooperative sociali, quel mondo, cioè, che è certamente nato dalle esperienze del volontariato, che ne tiene saldi impegno e motivazioni, ma che lo coniuga allo sviluppo di impresa e alla creazione di posti lavoro.

Nate trenta anni fa e ad oggi ancora vive e vegete, le cooperative sociali si devono però interrogare su quali connessioni le legano alle comunità locali e quale futuro desiderano generare.

Un ottimo modo per capire chi siamo e dove andiamo è quello strumento, ormai obbligatorio per legge, che si chiama Bilancio Sociale.
Ma che cosa è? È un’occasione per guardare come siamo e per capire quale impatto abbiamo nelle nostre città e con la nostra gente.
Il Bilancio Sociale viene pubblicato sul sito della cooperativa o rilegato in un libretto che si consegna ai soci e a tutti i nostri stakeholders e contiene in sintesi la fotografia economico-sociale della nostra impresa.

Il Bilancio Sociale di Sarah cooperativa sociale parte da una descrizione della cooperativa: quanti siamo, dove lavoriamo, di quali persone ci prendiamo cura.

"La nostra intenzione è assolvere a un triplice messaggio per noi fondamentale:
- generare buona economia, per generare una società migliore,
- generare un welfare di comunità, attento ai bisogni,
- generare valutazione di impatto: noi siamo quello che facciamo. E come lo facciamo."

Per leggerlo integralmente clicca quì bilancio sociale 2020 .


Dalla lettura del Bilancio Sociale della Cooperativa, mi preme sottolineare due dati che danno luogo ad una riflessione: uno positivo, e cioè il numero elevato di donne che vi lavorano,( quasi il 90% ) ma soprattutto che siedono nel board e occupano posizioni apicali. Perchè questo è raro e non lo si sottolinea abbastanza.

Scarsissima invece, la percentuale di giovani, sia fra i lavoratori che fra i dirigenti.
Se vogliamo investire su un welfare di seconda generazione, va invertita la tendenza. La vera domanda è chiedersi perchè non siamo attrattivi per i giovani. E come il mondo dei giovani ci vede. Noi siamo quello che comunichiamo?
Non mi consola sapere di essere in buona compagnia: il terzo settore, i partiti politici,la società civile vive lo stesso gap di svantaggio che vediamo anche noi; forse, la vera sfida va innescata in un processo di cambiamento. E nel tornare ad essere attrattivi e accattivanti, intercettando ed interessando la "next generation" già dal mondo della scuola.
Perchè un welfare senza cooperazione, è già sconfitto... e una cooperazione senza la forza dei giovani e dell'innovazione è perdente in partenza.
Le prospettive che siamo chiamati ad agire, da subito, sono molte.
C 'è il Piano di rilancio, ci sono i fondi europei, non possiamo perdere queste opportunità.
Mi piace pensare, parafrasando i guru del mondo dello sport, che il mondo del welfare gioca una partita con antagonisti molto più esperti e dotati: ma non sempre vince chi ha attaccanti di grande rilievo e attacca... spesso basta un giocatore generoso da lanciare in un efficace contropiede!

Attendo con speranza di vedere chi festeggerà con successo i 40 anni della legge 381!
Buona cooperazione a tutti noi.

Fabrizia Fagnoni  - Consigliera di Sarah Cooperativa e referente Spazio Aperto Soci